Torna la voglia di mattone, e di investire nel settore immobiliare
L’arrivo del vaccino ridarà smalto al mercato immobiliare?
In assenza di ulteriori lockdown la ripresa comincerà già nel 2021, sarà lenta e si concentrerà nella seconda metà dell’anno.
Secondo le stime degli esperti, le transazioni immobiliari ripartiranno con lentezza e per rivedere un vero sprint occorrerà aspettare l’arrivo del 2022.
Per quella data le stime parlano di operazioni che potrebbero anche tornare a sfiorare le 600mila unità.
Di fronte a un’offerta immobiliare che ripartirà, anche se in maniera lenta, ci sarà un maggiore dinamismo sul fronte dei mutui e dei finanziamenti legati al mattone.
Secondo gli ultimi risultati della ricerca del CRIF- SDA Bocconi, in assenza di ulteriori shock, è infatti attesa quest’anno una solida crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie.
La parte del leone l’hanno fatta però ancora una volta le surroghe, stimolate da tassi d’interesse estremamente vantaggiosi, che hanno indotto le famiglie a trovare convenienza nel rottamare anche i contratti di recente stipula.
Interessante è stata anche la dinamica su fronte dei tassi.
Uno dei fattori che in questa delicata fase ha sostenuto maggiormente la domanda e le erogazioni di nuovi finanziamenti è stato sicuramente il livello degli indici IRS che da mesi restano a valori prossimi allo zero.
Ma per spingere i finanziamenti legati al mattone non basterà solo uno scenario favorevole sul fronte tassi.
Quanti avranno le forze per farlo? Quanti, dopo essere stati provati dai vari lockdown, avranno le risorse sufficienti per ripartire?
Si teme per il possibile inasprimento delle sofferenze creditizie, che porterà le banche a prestare maggiore cautela nell’erogazione dei prestiti.
Aspetti da non sottovalutare per chi sta pianificando di farsi un mutuo nei prossimi mesi.